domenica 4 maggio 2008

Sui miei passi...

[...] Scrivere è una delle attività più solitarie del mondo. Una volta ogni due anni, io mi siedo davanti al computer, osservo il mare sconosciuto della mia anima e scorgo alcune isole - idee che si sviluppano e che sono pronte per essere esplorate. Allora prendo la mia barca - il suo nome è "Parola" - e scelgo di navigare verso la più vicina. Durante il tragitto, mi imbatto in correnti, venti e tempeste, eppure continuo a remare, sempre più esausto. Sono consapevole di essermi allontanato dalla rotta, di non avere più all'orizzonte l'isola dove intendevo arrivare. [...]
[Paulo Coelho - "Lo Zahir"]

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Birba d'un birbaccione d'un Coeglio, novello ulisse , novello ulivo. Beato lui, che ha un mare per anima. Io, per anima, ho un boeing pilotato da Bruce Dickinson. Nulla di male ,né di mare, sia ben chiaro; solo ho qualche problema a navigarlo essendo sprovvisto di apposito brevetto e costando seicento dollari il biglietto, che , va da sé, non mi permetterebbe di navigarlo. E mi riferisco a Bruce Dickinson.
Buona Domenica con curiosità: ho scoperto che Parigi deriva da PARIDE. Voi magari già lo sapevate ma io sono un rompipalle logorroico.
BELLA ZIO!
RADO

Mirko ha detto...

Non lo sapevo mica. Grazie Rado! Io, invece, ho scoperto perchè i binari sono larghi 143,5 cm o 4 piedi e 8,5 pollici..magari un giorno te lo racconto!