mercoledì 30 aprile 2008

Che la forza sia con me....

Un altro ponte, anche più lungo del precedente, da trascorrere al lavoro. Domattina, tanto per cominciare, a dispetto della festa dei lavoratori, sarò inviato sulle strade di Barincorsa. La gara podistica che prenderà il via, alle 9, sul Lungomare di Bari. Io sarò lì dalle 8. Nel pomeriggio, poi, consueto allenamento in vista della gara dei play off di domenica. Quindi, venerdì mattina, impegni a volontà fuori e dentro la redazione. E tra la sera di dopodomani e sabato mattina altri allenamenti. Comincio a dare segni di cedimento! Che la forza sia con me...

martedì 29 aprile 2008

Tris...

Step by step. Un passo alla volta. La mia preparazione atletica migliora ogni giorno di più. La corsetta di domenica è servita. Se non altro a mettere in cascina un po' di fiato e qualche tacca in più di resistenza (come ai videogiochi). E, infatti, i frutti sono stati raccolti già in serata. Nella consueta partitella di calcetto del martedì, con i giocatori della mia squadra di basket (una sgambata post-seduta di atletica, che è ormai diventata una bella abitudine). Ebbene, mi sono sentito molto più leggero del solito. E, per fortuna, quasi per nulla affaticato. Inutile dire che è arrivata la vittoria per la mia squadra. E udite, udite anche una personalissima tripletta!! Il Cafaro torna...Due obiettivi: Mirko nelle migliori condizioni di forma e Del Piero agli Europei!!! Ce la faremo. Entrambi!!!

RRRRonaldo...

"...e quella di Ronaldo era finita...".

Da quando va per viados, poi, meglio non avere a che fare col buon Ronie sotto le coperte!!!

lunedì 28 aprile 2008

Mirko c'è...

Tanto per rimarcare che non abbandono mai i miei amici, anche quando (subdolamente) vanno in giro a divertirsi mentre il sottoscritto lavora (e pure sodo!), ecco la prova provata della mia presenza anche in Umbria. Non so di cosa si tratti, la foto m'è stata inviata "a caldo" (nell'immediatezza del rientro dal ponte) e senza spiegazioni. Sta di fatto che...Mirko c'è!

domenica 27 aprile 2008

Soddisfazioni cestistiche...


SIAMO AI PLAY OFF. La mia squadra di basket, il Cus Bari, ha vinto anche nell'ultima giornata di stagione regolare di serie C1. Nono successo di fila, undicesimo nel girone di ritorno: una seconda fase di campionato davvero trionfale. Adesso vogliamo continuare a toglierci un sacco di soddisfazioni. E chissà che non vada meglio rispetto allo scorso anno, quando ci fermammo al primo turno. Da vice allenatore saranno giorni molto intensi e, di sicuro, piuttosto stressanti...ma è uno stress gradevole. Si lavora un anno intero per arrivare al meglio a questa fase. Non vogliamo fermarci...

Strani pruriti...


Stamattina sono andato a correre. Ahimè, la primavera arriva sempre in compagnia di 'sti strani pruriti. Non che il resto dell'anno rimanga esattamente fermo e inattivo (stando in palestra tutte le sere, per lavoro, sarebbe assurdo il contrario), ma verso aprile-maggio c'è il richiamo della forma fisica perfetta. Sarebbe più giusto chiamarlo richiamo delle spiagge, ma questa è un'altra storia. Così, verso le 10 (lo so: non proprio un orario da podista convinto...ma non ho mai detto di esserlo: nè podista, nè tanto meno convinto), già consapevole di non avere una grande autonomia, sono uscito a fare un giro nei dintorni di casa. I primi minuti non sono stati orribili come pensavo. Il peggio, però, è arrivato dopo. Ogni due passi, sentivo risalire il tazzone di latte macchiato; ogni uno, continuavo a ripetere a me stesso: "Ma chi cazzo me l'ha fatto fare". Non bastasse, sulla strada del ritorno, ho trovato pure vento contrario. E allora le imprecazioni sono diventate ancor più ravvicinate. A quel punto, ho cercato supporto nella musica del mio mp3. Ho provato prima con il rock ("Balliamo sul mondo" di Ligabue), poi con il pop ("A me ricordi il mare" di Daniele Silvestri), quindi con celebri colonne sonore (Enya per "Il Gladiatore")...ma non avrei tratto giovamento neanche dalla presenza di una band dal vivo. Alla fine, la fatica della corsa s'è un po' alleggerita, ma giusto negli ultimi minuti. Proprio quando ho cominciato ad avere nel mirino casa. Il miglior supporto psicologico che si possa desiderare, in certi momenti. Adesso, dopo aver fatto la doccia, mi ritrovo con un polpaccio che assomiglia ad un melone e, ora che ci penso, mi sta pure venendo il singhiozzo..."Ma chi c... me l'ha fatto fare!".

Amarcord...

Amarcord mattutino. Flash back di un recente passato. Un passato in cui, per alcuni giorni (forse qualcosa di più) mi son sentito davvero nel bel mezzo di una pellicola cinematografica. Niente lieto fine, però... Ma a chi piacciono???

sabato 26 aprile 2008

Questione di c...

La vita è questione di culo...o ce l'hai o te lo fanno.
Guardare per credere.

Risate...meteo!

Di turno in redazione. Di sabato. Dalle prime luci dell'alba. E nel bel mezzo di un lungo ponte. E' la prima volta che mi succede. Avevo già lavorato di sabato; mai, però, dalle 7.30. E, invece, oggi, sveglio di buon mattino, ho materialmente aperto la redazione (in compagnia del tecnico che ha le chiavi) e inaugurato i programmi del mattino. Prima edizione alle 8. Ma - in questi casi, c'è sempre un "ma" - il tecnico ha fatto tardi ed io ho avuto appena un quarto d'ora a disposizione per: dare un'occhiata ai giornali e alle agenzie, provare a carburare a "bordo" della tastiera, sistemare gli insert audio, completare i testi e andare in diretta. Un risveglio brusco, insomma. Ma fortunatamente senza grossi problemi. Fatta eccezione per le previsioni meteo. Avendo poco tempo a disposizione, infatti, non sono riuscito a consultare alcun sito, ripromettendomi di farlo per le edizioni successive (poco fa, ho addirittura chiamato un esperto in materia: forse per redimermi!!!). E così, data una rapida scorsa fuori dalla finestra, ho improvvisato: "Cielo nuvoloso, venti deboli, mari mossi...". Dall'altra parte del vetro, il tecnico - che sapeva tutto - è scoppiato a ridere ed io c'è voluto poco lo seguissi a ruota...a microfono acceso! Fortuna che ho un buon autocontrollo...
Ps per chi fosse interessato al responso meteo di cui sopra, il colonnello chiamato, a precisa domanda ha risposto: "Domani migliora rapidamente, condizioni più favorevoli sul versante jonico, piuttosto che adriatico". Perdonato???

venerdì 25 aprile 2008

Il primo amore...

Esattamente cinque anni fa, pubblicavo il mio primo articolo. Lo ricordo ancora, come fosse ieri. Lavoravo già da una decina di giorni nella redazione del quotidiano pugliese, dove m'avevano offerto un periodo di prova. Io, fresco ventenne, iscritto ad economia e commercio (più per convenienza, che per diletto), stavo studiando dall'interno la produzione di un quotidiano. Erano giornate molto particolari: entusiasmo, grandi scoperte, nuove conoscenze. Mi sentivo in un'atmosfera ovattata. Una dimensione a sè stante. Ero dove avrei desiderato essere sin dall'età di 7-8 anni. Magari non proprio in quella redazione (da piccolo mi sono sempre immaginato alle prese con l'amata rosea: la Gazzetta dello sport), ma nella situazione che avevo prefigurato mille altre volte. Un pensiero talmente fisso che, avessi potuto, avrei saltato tranquillamente le medie pur di abbreviare il percorso. Poi, la disillusione di fine liceo. La consapevolezza che la strada più congeniale sarebbe stata anche la più rischiosa. Iscriversi a Lettere, Scienze della Comunicazione, o chissà cos'altro...e poi? Non fossi arrivato alla destinazione tanto agognata, cosa avrei fatto? Così è arrivata la scelta 'ragionata' di una laurea più 'spendibile' e il parziale abbandono di un sogno. Ma, d'improvviso come spesso accade, ecco il colloquio di lavoro e l'inizio della nuova avventura. Un sogno che riaffiorava in maniera preponderante e prevaricante rispetto a tutto il resto. Talmente imponente che una relazione importante finì, apparentemente, senza lasciare traccia. Tracce, poi, riaffiorate a posteriori. Ma questa è un'altra storia. Di fatto, quei giorni passavano in fretta, in una dimensione che diventava gradualmente più familiare. E dopo tante ore trascorse a scrivere redazionali, rielaborare comunicati stampa, realizzare brevi interviste a supporto altrui, finalmente il primo pezzo autoprodotto. E (soprattutto) firmato. Un'emozione sempre viva, anche adesso che, dopo cinque anni, sono passato da carta stampata a radio e tv. Del resto, si sa, il primo amore...non si scorda!

giovedì 24 aprile 2008

Occhiali...robusti!

Ho un occhio semi-pesto. Violaceo, diciamo così. L'arcata sopraccigliare sinistra è un po' gonfia, di colore poco naturale e con qualche escoriazione. Per darvi l'idea, è come se avessi un'occhiaia che ha sbagliato strada. Si s'è persa sopra, anzichè raggiungere le colleghe sotto l'occhio. A questo punto, stuzzicata la vostra curiosità (sempre che non abbiate già smesso di leggere!), potrei millantare mega-risse, o interventi da supereroe a difesa dei più deboli. o magari di una donna; e invece, non posso. La verità è che ho preso una pallonata, giocando a calcetto, con la mia squadra di basket (lo facciamo ogni martedì, alla ripresa degli allenamenti settimanali). Il danno peggiore è stato provocato dall'impatto della palla con gli occhiali. Si, pigramente, non li avevo tolti o sostituiti con altri più adatti. Il risultato è stato che, a un tratto, la palla è sbucata all'improvviso ed io non ho potuto evitare la botta. E gli occhiali, così, deformandosi (ma neanche tanto) hanno prodotto il risultato, di cui la mia faccia è testimone. Pensare che, al momento dell'acquisto, il mio ottico l'aveva detto: "Questi occhiali sono robusti...". Alla faccia...

mercoledì 23 aprile 2008

Pezzi...

La foto della scuola non mi assomiglia più
Ma i miei difetti sono tutti intatti
E ogni cicatrice è un autografo di Dio

lunedì 21 aprile 2008

Pezzi...

[...] Lei è un respiro, un pensiero, un'emozione, è confusione e chiarezza. Forse dovrei guardarmi allo specchio e cercare in fondo agli occhi un residuo, una traccia di lei. Ho immaginato Michele e le ho dato vita, lei mi ha insegnato a credere nei sogni e nei miei desideri anche a rischio di diventare ridicolo, come in fondo sono adesso. Non è importante che lei venga. La cosa importante è ciò che mi ha insegnato. Lei non era e non è il mio tesoro ma gli strumenti per trovarlo. Lei è il cartello che indica la strada. [...]


[...] Michela, immobile di fronte a me, ha le lacrime agli occhi e il solito sorriso. Lei è il futuro che sorride. Sembra quelle giornate in cui piove e c'è il sole nello stesso momento. [...]


[Entrambi da "Un giorno in più" di Fabio Volo]

Pezzi plus...

E c'è una parte della mia città
Che assomiglia a te
Quella dei bar con fuori i tavolini
E del silenzio di certi giardini
E c'è una parte della luna
Che assomiglia a te
Quella dove si specchia il sole
Che ispira musica e parole


Burocrazia amore mio!

Oggi sono stato all'università per recuperare un modulo, per il rinnovo della domanda di laurea. Tra il 21 e il 30 aprile, la segreteria ha fissato il termine di consegna, in vista della sessione estiva e...tanto vale provvedervi rapidamente. In fin dei conti ho già effettuato il pagamento delle tasse...quanto volete che ci vorrà a compilare un modulo?
Questo il flusso di pensieri mattutini. Non fa una grinza. Correggetemi se sbaglio. Ma, ovviamente, una volta in facoltà, tutti i miei piani sono stati sconvolti in un attimo. Fatta la fila allo sportello, per sincerarmi delle questioni burocratiche da sbrigare, il tizio mi fa sapere che devo solo compilare la richiesta e apporre apposita marca da bollo (per la seconda volta!). Nessun problema. Dove trovo il modulo? "Io non ce l'ho, vai alla stanza qui di fianco". Stessa trafila. Quindi: "Noi li abbiamo finiti. Prova a vedere al secondo piano". E due.
E già cominciano a girarmi. Termini di consegna fissati tra il 21 e il 30 e, giorno 21 già non si vede l'ombra dei documenti necessari a risolvere tutta la burocrazia del caso. Ma, ormai siamo in ballo. Vado al secondo piano e..."Li abbiamo finiti, devi andare allo sportello del primo piano". "Finiti anche lì. E' stato proprio il segretario a dirottarmi qui". "E allora ti tocca la segreteria generale del terzo". Siamo già passati ai segnali di fumo...dalle gonadi!.
Arrivo al terzo. Avviso attaccato alla porta: "Per avere accesso alla segreteria generale, occorre farsi rilasciare un ticket dallo sportello del primo piano". Non esiste! Comincio a bussare a quello che sembra un rifugio bellico (porta tagliafumo, finestrini e finestre schermate) e decido di far l'ignorante! Mi apre una tizia che, ovviamente, mi richiede il ticket. "Non ce l'ho, ma avrei bisogno solo del modulo per la domanda di laurea". "Ah - mi fa - se è solo per questo, ok. Te lo porto subito". Grande! La vedo armeggiare dietro una scrivania, poi, mi raggiunge. Il preziosissimo modulo. "Eccolo, ma per il bollettino dovresti tornare allo sportello del primo piano. Qui non li abbiamo".
Al pagamento ho già provveduto. Per fortuna! Fossi stato costretto davvero a tornare al primo...piuttosto l'avrei smontato pezzo pezzo.

venerdì 18 aprile 2008

Gran risveglio...



Uno dei ricordi più belli della storia recente juventina. Ho cominciato la mia giornata con caffè, cornetto e i rigori perfetti di Ferrara, Pessotto, Padovano e Jugovic, oltre alle grandi parate di Peruzzi, in Juventus-Ajax, finale di Coppa Campioni del 1995/1996. Avevo 13 anni e ricordo ancora l'attesa della vigilia. Frequentavo la terza media e l'ora di storia era quasi sempre dedicata alla decorazione del libro con scritte d'ogni tipo, proprio in vista del big-match! Adoravo la maglietta utilizzata nella finale (la divisa da trasferta): blu con grosse stelle gialle sulle spalle. Il giallo è sempre stato il mio colore preferito e, guarda caso, uno degli eroi della serata - Peruzzi - era tutto una tinta. Rivedere, poi, la gioia e le lacrime di uno dei miei grandi idoli di sempre, Gianluca Vialli, è stato commovente. Ricordo ancora che, per ingannare un po' la tensione pre-partita, si presentò alla ricognizione dell'Olimpico con una telecamerina. Un grande!

giovedì 17 aprile 2008

Pezzo quadro in buco tondo...

E' trascoso un po' di tempo, da quando hai smesso di essere il tassello sul quale avrei incastrato volentieri tutto il resto della mia esistenza. Evidentemente, si trattava solo di un pezzo quadro che provavamo a far passare in un buco tondo... Amen!

Decidi tu...

Un tramonto sul mare, in una spiaggia deserta. Un'immensa distesa di terra e acqua. Tutt'intorno silenzio. Solo il rumore delle onde a scandire i ritmi. E sullo sfondo incredibili sfumature e variazioni di immagini e colori. Puoi parlare, dire quello che preferisci...ma col tono giusto. Senza concitazione, nè eccessiva enfasi. Oppure puoi anche restare in silenzio...decidi tu.


mercoledì 16 aprile 2008

Passo importante...

Ieri ho consegnato la bozza completa della mia tesi al professore (relatore) di storia economica. Il titolo: "L'economia di Mola tra la fine del XVIII e la metà del XX secolo". Un discreto lavoro di approfondimento, per il quale mi son sbattuto non poco. Era il minimo che potessi fare: il docente mi sembra un tipo parecchio scrupoloso e pignolo. Per questo, mi auguro davvero non mi obblighi a stravolgimenti o enormi cambiamenti. Anche perchè ho completamente dato fondo a tutte le fonti in mio possesso. Insomma, di più...non posso. L'ultimo ritocco (mi auguro l'unico, vorrà dire che il prof non avrà avuto da ridire su nulla) all'elaborato consisterà nell'impaginazione delle foto che ho fatto realizzare appositamente da una cara amica-collega giornalista, appassionato di fotografia. *Grazie Mariale!
Eccone un assaggio:


lunedì 14 aprile 2008

Morale...

Ho appena ricevuto questa storiella tramite mail. E' fantastica.
Aneddoto di un ... fedele??
Io ero molto felice. La mia fidanzata ed io eravamo insieme da più di un anno per ciò decidiamo di sposarci. I miei genitori ci aiutarono in tutti i modi possibili, i miei amici mi assecondavano, la mia fidanzata era un incanto. Solo c'era una cosa che mi dava molto fastidio ed era la migliore amica di lei. Era intelligente e sexy, delle volte mi faceva il filo, turbandomi. Un giorno, l' amica della mia fidanzata mi telefona e mi chiede di andare a casa sua per aiutarla con la lista degli invitati al matrimonio. Quindi andai. Era da sola e quando arrivai, mi sussurrò che aveva certi sentimenti e desideri verso di me e che non poteva più nasconderli e prima di sposarmi e compromettere la mia vita e quella della sua migliore amica, voleva fare l'amore con me per una volta sola. Cosa potevo dire? Ero talmente sorpreso, che non dissi una parola. Lei disse: "Andrò in camera, e se lo desideri, entra e sarò tua". Ammirai il suo meraviglioso fondo schiena come si muoveva nel salire le scale. Mi alzai dalla poltrona e rimasi lì in piedi per un po'. A quel punto mi girai e andai alla porta d'ingresso aprii e uscii. Mi diressi verso la macchina. La mia fidanzata era fuori con le lacrime agli occhi, e mi disse: "Sono felice e orgogliosa di te, hai passato la mia piccola prova, non potevo scegliere un uomo migliore come sposo".
MORALE: Lascia sempre i preservativi in macchina!!!

sabato 12 aprile 2008

Scrivere, scrivere, scrivere...

Giorni intensi, in cui non faccio altro che...scrivere, scrivere, scrivere. Qualsiasi cosa. Dalla tesi, a pezzi per radio e tv (devo pur lavorare), ad altre "produzioni" per diletto (chissà presto potreste saperne di più...me lo auguro davvero!). Perdonerete, dunque, un po' di assenza su queste frequenze...Un bacio a tutti i passeggeri distratti di questo blog...Mirko

mercoledì 9 aprile 2008

Occhio alle carie...



Sta tornando il Cafaro romantico. Ma forse non è mai andato via. Stamattina l'adorato Pablo, in serata una bella canzone coccola-orecchie (come amo definire un certo tipo di musica). Guardate che belle immagini: la colonna sonora ideale e gli scorci più rilassanti per farsi accompagnare a nanna (ma anche a fare altro, eh...s'intende!). Cinici un'avvertenza: vi si potrebbe cariare un dente!!!

Ps la preparazione della mia tesi procede. Oggi si registrano importanti passi in avanti. Ma vi racconterò tutto e meglio, molto presto...

Pablo...

Amare è breve. Dimenticare è lungo.
[P.Neruda]

martedì 8 aprile 2008

I love this game...

"Quando il bambino capisce che la rinuncia personale - non si tira ma si passa al compagno smarcato - porta un vantaggio al collettivo, beh...lì sta nascendo una persona. E per te, mamma che guardi, la soddisfazione è dolcissima". La dichiarazione, rilasciata alla Gazzetta dello Sport oggi in edicola, è della mamma di Gallinari, giocatore dell'Olimpia Milano, nonchè nuovo fenomeno del basket italiano (prossimo all'approdo in Nba). Ho voluto postarla da queste parti, perchè è esattamente quanto vado sostenendo da sempre. Lo sport educa, fa crescere sani e maturare in fretta. Gli sport di squadra, poi, abituano alla vita di gruppo, alle gerarchie, alla disciplina. Il basket è parte della mia vita. E la mia vita non sarebbe stata la stessa senza il basket! I love this game!!

lunedì 7 aprile 2008

Novità radiofoniche...

E' probabile che, a giorni, presti la mia voce per una trasmissione radiofonica. Me l'ha annunciato oggi il direttore artistico dell'emittente, per la quale lavoro ormai da qualche mese. Non una trasmissione giornalistica, però, bensì uno spazio musicale. Buona musica e gradevoli intro. Una nuova esperienza, anche piuttosto entusiasmante.

Poco fa, ne ho parlato ad un amico.
"Dovrò fare la voce sensuale e suadente": ci scherzo su.
"Conoscendoti, non sarà difficile": controbatte a tono.
"Beh, forse si. Ma dovrò immaginare di stare al telefono, piuttosto che davanti ad un microfono. E poi, ancora più difficile, dovrò pensare di avere a che fare con una super-donna, piuttosto che con il tecnico pronto a mandarmi a fanculo, dall'altra parte del vetro!".

Ps appena ne saprò di più, o registrerò qualcosa, sarete i primi a venirne a conoscenza!

sabato 5 aprile 2008

Altri pezzi...

[...] Solo un cieco non avrebbe notato il tuo estremo bisogno di affetto. La necessità di essere rincuorata e tranquillizzata. O anche solo di qualcuno che ti lasciasse sfogare e che capisse quando ad una battuta avresti preferito solo un “andrà tutto bene”, sussurrato piano all’orecchio. [...]

venerdì 4 aprile 2008

Musica maestro!

Ti giri e cerchi di parlare
Da quale sogno vuoi tornare
Da quale angolo lontano
Ombre a rincorrersi sul muro
Mi viene incontro il tuo profumo
E’ un mare calmo l’incoscienza
E ho bisogno di te
Pazienza


giovedì 3 aprile 2008

Ancora pezzi...

[...] Puoi far dire alla tua bocca quello che vuoi. Illuderti di sfuggire alla sofferenza, anestetizzando ogni sensazione. Tenere il tuo cuore al riparo, andando via da me. Ma io sono lì. L’hai anche scritto: io ti sono dentro. [...]

mercoledì 2 aprile 2008

Pezzi speciali...

[...] All’acqua puoi dare la forma che vuoi. Tu cerchi lo stomaco che si chiude, il cuore impazzito, l’illusione che sarà per sempre, la malinconia, il ricordo, la speranza. Questa volta il contenitore per dare la forma all’acqua sono stata io. Prima o poi verserai quest’acqua in un altro vaso ed io sarò un altro ricordo con cui nutrire la tua nostalgia. [...]

[Grazie...tu sai chi!]

Pezzi...

Eri il centro e la periferia dei miei pensieri.

Ps ci sentiamo meglio un'altra volta, oggi sono particolarmente stanco e pigro! Sarà la primavera. Ci sono comunque delle novità. So già cosa state pensando. E la risposta è: no. Non si tratta di nuovi risvolti sentimentali (malgrado il 'pezzo' di oggi possa trarre tranquillamente in inganno). Pazientate (se volete!) e restate nei paraggi! Nonostante la stanchezza, mi sento anche particolarmente "ispirato". Staremo a vedere. Mirko