martedì 30 settembre 2008

Stato di forma...

Questa sera ho ripreso a correre. Da qualche parte bisognava pur cominciare. Bene. Occhio e croce, al momento, ho energia e fiato per una partita di bocce, o in alternativa un'infuocata sfida a freccette!

Corri...

"...questo bisogno celato di avere conferme" e il desiderio/bramosia/impazienza che arrivino il più in fretta possibile. Ancora qualche giorno. Pochi o tanti, sempre troppi. In compagnia di un auspicio: che il primo capitolo di questo racconto possa creare i presupposti per un gran seguito. Magari un best seller. Meglio un classico, capace di lasciar le sue impronte nella storia moderna della letteratura. "Corri amore, corri amore".

Make it real!


You make it real for me
And I’m running to you baby
Cause you are the only one who save me
That’s why I’ve been missing you lately
Cause you make it real for me
You make it real for me

domenica 28 settembre 2008

...pazze!!

E scusate la posa da modello consumato. Dev'esser stato lo scialle, trovato incustodito su una poltrona del locale. O forse il colore. Del resto, si sa, per indossare certe tonalità bisogna avere una virilità piuttosto marcata! E, in realtà, non c'era neanche tutto questo bisogno che ne dessi ulteriore prova. Ma mi piace l'espressione catturata dal fotografo (Ubaldo o Giovanna? Non ricordo). Fotografo bravo si, ma estremamente agevolato!!! So, tuttavia, cosa state già pensando: "altro che virilità, sembri Malgioglio!". Non capite niente..."pazze!!!"

sabato 27 settembre 2008

Di sguardo in sguardo...

"...hai uno sguardo dolcissimo quando hai bisogno di affetto, e uno rassicurantissimo quando ti si chiede supporto..."

"Hai proprio deciso, eh?"

"Cosa?"

"Di farmi sciogliere e di questo passo..."

"Di questo passo?"

"Troverai una versione liquida!"

La bomba...

...e adesso comincio ad azzeccare i pronostici calcistici, pur senza scommettere. Ora vi racconto. Ieri, m'è capitato di sostituire il mio capo-redattore nella conduzione del programma sportivo, in onda tutti i giorni su Telebari; a un certo punto, presentando la gara Ascoli-Bari di oggi, mi son lasciato sfuggire: "Dopo un paio di occasioni mancate di un soffio, secondo me, l'attaccante Colombo si sblocca". Andate a leggere risultato e marcatore della gara!
Ps. La prossima volta vado a puntarci dei soldi!

venerdì 26 settembre 2008

Uno sguardo...

"...ormai guardo con i tuoi stessi occhi"

Di già! Già complici sino a questo punto. Possibile? Possibile. Non si finisce mai di conoscere una persona, ma... a volte basta uno sguardo. Uno sguardo per schiarirsi le idee. Uno sguardo per intuire la direzione. Uno sguardo per lanciarsi a capofitto. Uno sguardo per allontanare le paure. Uno sguardo per intercettare un sorriso. Uno sguardo per tenerti vicina. Uno sguardo per non sentire freddo. Uno sguardo per trovare le mie mani, anche al buio. Uno sguardo. Il tuo sguardo!

giovedì 25 settembre 2008

Aspetto...

"A cosa pensi?"

"Un botto di cose"

"Metti ordine"

"A te che mi prendi in braccio, a ottobre, ai piedi freddi, ai viaggi, a come siamo tremendamente simili, a come sei tremendamente".

"Tremendamente...?"

"A come sei, tremendamente sei. Punto"

"Ah, ma non dirmi che hai finito gli aggettivi che mi riguardano?"

"Assolutamente, potrei scriverne di elenchi. Anzi, ti dirò di più, ho trovato un paio di pregi con la 'P'!"

"Confortante"

"Un giorno ne parleremo"

"Aspetto"

lunedì 22 settembre 2008

Scintille...

...e guardare il tuo viso cambiare espressione.

...e non misurare dolcezza o calore.

...e non aver paura di riempirti la vita.

...e non temere l'assenza.

...e tenerti vicina anche così.

...e incantarmi a guardarti.

Yeah, I saw sparks!

domenica 21 settembre 2008

Un passo in più...

Scrivono: "...e sorprendermi a rileggere le sue parole per sentirlo vicino!"
Sorpresa tutta mia. Quotidiana, comune, continua. Sorpresa che cresce, si fa grande e diventa scoperta. Scoperta di un mondo nuovo, inatteso, a tratti sconfinato. O dai confini sfocati. Comunque inavvicinabili. Come questa esigenza, difficile da domare ogni giorno di più. Esigenza di te. Del tuo sguardo. Di quell'espressività spontanea e dolce. Di quegli occhi che sembra di conoscere già. Specie adesso che manca un passo. Un solo passo. Un passo in più.

venerdì 19 settembre 2008

La gente dell'alba...

E' ufficiale: ho sonno. Tanto. Troppo. Estremo sonno. Sto accumulando talmente tante ore perse, che se fossero miglia Alitalia, viaggerei gratis per i prossimi anni. O probabilmente no. Ecco, in effetti il riferimento, in questo momento, non è proprio tra i più calzanti e delicati, considerato quanto sta capitando alla compagnia di bandiera. Ma ci siamo capiti. E' servito solo a rafforzare il concetto. E che nessuno si senta offeso! Fatto sta che devo ripristinare uno straccio di vita sociale. E riprendere il normale corso delle giornate. Sto lavorando troppo. E soprattutto in orari troppo poco consoni. Quando va bene, mi devo buttar giù dal letto alle 6.30. Oggi alle 6. Ma che nessuno pensi a risvegli soffici. Tutt'altro. Correre, correre, correre dalle prime luci dell'alba. E anche prima, visto che ormai alle 6 è ancora buio. Jovanotti cantava e inneggiava 'La gente della notte'; a me toccherà cominciare a descrivere 'La gente dell'alba'. Benzinai, giornalai, baristi, operatori ecologici, pendolari. Ed io! Vorrà dire che per ritrovare gli amici toccherà fissare una serie di colazioni, nel corso della settimana..altro che cene. Troppo tardi!!! :D

giovedì 18 settembre 2008

In sospensione...

...e sentirti ridere. Lasciarti senza fiato. Senza parole. Senza il tempo di pensare. Ogni canzone, ogni gesto, ogni momento: un sapore diverso. Sospeso!

Buongiorno...

Ancora non ci credo
stai arrivando da me
e la notte è una manciata di
stelle e d'allegria.
[Il 'Buongiorno' del City di oggi]

mercoledì 17 settembre 2008

Il Cafaro racconta...

Per la serie "I mille e uno (in realtà sono di più!) racconti del Cafaro". Ieri, sono stato al pronto soccorso per farmi controllare un occhio. Avvertivo un fastidio da qualche giorno che, pur non provocandomi problemi alla vista, cominciava davvero a darmi da pensare. Del resto, sono ipocondriaco e mi ci vuole poco a correre da un medico per cercar conforto. E così anche stavolta. Alla fine (salto subito all'esito per non farvi impensierire!), per fortuna s'è rivelata una semplice bolla (il termine tecnico ora mi sfugge), in via di formazione sotto la palpebra. Nulla che non possa andar via con un gel e un po' di collirio. Nel frattempo, mi son sorbito quattro giorni di palpebre pesanti, nel vero senso della parola (ci mancava solo la bolla, con la stanchezza!). Ma non è questo il succo del discorso. Diciamo che ne ho approfittato, al solito, per creare e cucinare il giusto l'attesa.
L'aspetto particolare della giornata (ora arrivo al punto) è stato che a visitarmi c'ha pensato una compagna di scuola del liceo. Stranissimo a dir poco. Ero appena arrivato in reparto e mentre cercavo l'accettazione, mi accorgo di una ragazza in camice bianco che, camminando in direzione opposta, mi fissa, indicandomi a vista. "Mi, mi": la sento chiamare. Non vi nascondo che d'acchito m'era sembrato dicesse: "Mio, mio". Ho pensato ad una dottoressa spiritosa e..ovviamente buongustaia. In realtà, m'aveva riconsociuto per prima e mi stava chiamando col diminutivo che in pochi utilizzano (e ci mancherebbe, già il mio nome è corto!). A quel punto, ho messo a fuoco (e stando nel reparto di oculistica, suona pure bene!) e l'ho riconosciuta: "Ciaaaao". E lei: "Come mai qui?". "Devo farmi controllare un occhio". "Al pronto soccorso?". "E si". "Beh, allora ci vediamo dopo. Ti visito io!". Non potete immaginare lo stupore. E, ovviamente, la mente è subito corsa a quel test di medicina che affrontammo insieme, fianco a fianco. Lei determinata, io affatto. Lei decisa a superarlo, io lì quasi per caso. E pensare che lo passammo entrambi. Ma un ipocondriaco non può fare il medico!!!

Memoria...

Persa, nelle tue parole come nel tuo sguardo.
Ladro delle mie emozioni.
Rubane, se puoi, all'infinito.
V.
Abbandonare, in uno spazio commenti, alcune tra le parole più belle che mi siano state dedicate negli ultimi tempi (almeno in ambito sentimentale, altrove è probabilmente più agevole...si lo so, sono presuntuoso!) mi sarebbe sembrato uno spreco. Uno schiaffo alla povertà di buoni sentimenti. Un torto al partito delle emozioni. E allora, tanto vale promuoverle all'onorevole livello di post e lasciarle nella memoria di questo blog. Perchè nella mia, sono già impresse dal primo momento in cui i miei occhi hanno avuto la buona sorte di scorgerle. Con l'augurio che alle parole possano sempre far seguito i fatti!

lunedì 15 settembre 2008

Vibrazioni sul filo....

Quanti capelli che hai,

non si riesce a contare

sposta la bottiglia e lasciami guardare

se di tanti capelli ci si può fidare.

Conosco un posto nel mio cuore

dove tira sempre il vento

per i tuoi pochi anni

e per i miei che sono cento

Poetico per V!

Uno sguardo complice
Due mani che si sfiorano
Sorridi
E anch’io.
Non parli
E neanch’io
Non serve.
Non serve a spiegare i nostri sospiri
Non serve a spiegare noi
[M. Cafaro]

domenica 14 settembre 2008

Quesito...

Love will come through?

[Will love come through?*]

*: versione corretta per le maestrine col naso all'insù e l'indice inquisitore!

sabato 13 settembre 2008

Sorridi...

Andare in fondo ad una sensazione nuova. Inaspettata. Scoprire ogni sua sfumatura, declinazione, emozione. Salta un battito. Un respiro. Sono sorrisi quelli che vedo. Spontanei. Sempre più frequenti. A volte mezzi. A volte di gusto. Sempre sorrisi. Sono quelli che riesci a strapparmi. Ogni volta. Ed era da un po'. Sorrido a vederti sorridere. Sorrido, non farmi smettere.

Tempismo...

Trova le otto piccole differenze

Per la serie, come rovinare una foto quasi-perfetta, con un salto dal tempismo assolutamente perfetto!!!

giovedì 11 settembre 2008

Storie di abitacolo...

Stamattina ero in giro per le solite interviste del mattino. Arruffato, assonnato e con davvero scarsa lucidità ad accompagnarmi nelle prime ore della giornata lavorativa, ero intento a cercare il posto migliore per sottoporre alla gente il quesito radiofonico prescelto. Mancava poco alla diretta, ma a dirla tutta faticavo ancora a destarmi dal torpore (ho dormito pochissimo ieri, si sarà intuito!), quando ad un tratto sento una serie di colpi di clacson insistiti. Un classico del traffico del mattino (e non solo), eppure qualcuno non deve aver gradito. Da un abitacolo, infatti, s'è levato, con leggero e velato accento settentrionale, nonchè con un tono di cui solo noi baresi siamo capaci, una decisa protesta:

"C' sun a fà, a do da scì ch'jè russ! E son e son...c sun a fà!!!"*


[* traduzione simultanea a beneficio dei bolzanini: "Diamine, perchè continuare a suonare se è ancora rosso. Dove crede di andare??"]

Mostra fotografica...

Sto aiutando un amico a realizzare una mostra fotografica al Fortino di Sant'Antonio (a Bari). Per la verità, mi sto occupando solo dei rapporti con la stampa: comunicati, mail, avvisi. Per chi fosse interessato, ecco nota e invito:


“Kenya, emozioni d’Africa”: è il titolo della mostra fotografica che sarà inaugurata domenica 14 settembre (inizio ore 18), al fortino di Sant’Antonio a Bari Vecchia. La personale di Gianluca De Bartolo, reportage dell’ultimo viaggio realizzato nell’amato Continente Nero, resterà aperta per una settimana, sino a domenica 21 settembre (escluso il lunedì, saranno osservati i seguenti orari: 10-13, 18.30-21.30). Realizzata in collaborazione con l’agenzia viaggi ‘Agestour’ e ‘I Marchi Group’, la mostra traccia un percorso ideale che consenta al visitatore di scoprire ambienti caratterizzati da natura incontaminata e abitati da etnie diverse, capaci di vivere a stretto contatto con animali di ogni genere e specie. Un viaggio emozionale a 360°. Un’avventura da tonalità forti, colori caldi e predominanti, in un ambiente dalle forti contraddizioni. L’ingresso è libero. Prossima tappa per Gianluca De Bartolo, invece: il Malawi, in Africa Orientale. Sarà lì che andrà a puntare il suo obiettivo, appena conclusa l’esperienza della Mostra al Fortino.

mercoledì 10 settembre 2008

Il tempo...

"Resta con me questa sera e danza ancora"

Si, danza e continua a farlo. Non ti fermare. Segui il tempo o inventane uno. Tutto nuovo. Senza paura. Senza esitazioni. Senza se. Senza ma. Sarà il tuo ritmo. Il tuo tempo. Dai tempo al tempo, ma non fermarlo. Non frenare. Non calmare il battito. Lascialo accelerare. Al ritmo delle mie parole. Delle mie emozioni. Delle emozioni che diventano tue. Nostre.

Previsioni astrali...

Da qualche anno, ricevo puntualmente, ogni giorno, all'indirizzo mail, l'oroscopo del giorno dopo. Premetto di non essere un fissato. Anzi, classicamente lo leggo con una sorta di distacco e leggerezza. Quello previsto per la giornata di oggi, in particolare, è riuscito a strapparmi un sorriso. Leggete un po' (specie la parte in rosso):

Tutto intorno a te procede con equilibrio ed avrai la possibilita' di realizzare le tue ambizioni. In ambito lavorativo, la situazione procede a gonfie vele: presto arriveranno nuomerose conferme, quindi non dovrai preoccuparti se perderai un'occasione. In ambito affettivo sarai molto fortunato, soprattutto se sei single: conquisterai una ragazza estroversa e simpatica con un corpo mozzafiato!
Tanto valeva che allegassero anche foto e numero di telefono...altrimenti, che razza di servizio è??? :D

martedì 9 settembre 2008

A pensarci bene...

Certe situazioni a riviverle a ritroso, facendo il conto di coincidenze, casualità, istintività, non possono che risultare assurde. C'è da andar fuori giri a chiedersi il perchè di certi episodi o a tentare di ricostruire ipotetici rapporti di causa-effetto. Il più delle volte, l'unica spiegazione plausibile è: "doveva andar così". E per fortuna. E per fortuna che il destino (o fato, o dio, o come volete chiamarlo) riesce, talvolta, a sorprenderci positivamente. A giocare strani scherzi, a intessere trame cervellotiche, che neanche il migliore degli sceneggiatori. Ora, però, non mi va di andare troppo in fondo alla questione. Non amo spaccare il capello in quattro, piuttosto preferisco...'pettinarlo'. E chissà che non venga fuori una bella...acconciatura.
Ps. Neanche a farlo di proposito, stamattina, ho realizzato i consueti sondaggi radiofonici dal barbiere. Ecco un'altra coincidenza :D

lunedì 8 settembre 2008

Reiterare, vivere e rivivere...

Perchè certe situazioni, sensazioni, 'danni' vanno reiterati. E reiterati ancora. Vissuti. E rivissuti ancora. "...Io ti stringo le mani, rimani qui. Cadrà la neve a breve".

venerdì 5 settembre 2008

Nomi e soprannomi...

Un'amica, ieri, per telefono mi ha dato scherzosamente del 'pavone'. Perchè a suo dire i complimenti ricevuti non mi farebbero arrossire, tutt'altro. Ha ragione! Un'altra non la finisce di chiamarmi 'baby'. Le piace prendermi in giro così e io quasi mi ci sto affezionando! Ai tempi della scuola, per il mio modo di fare riflessivo e cadenzato, il più gettonato era 'moviola'. Ormai caduto in disarmo da quando lavoro tra radio e tv. Giocando a basket, il mio orgoglio era sentirmi chiamare 'roccia'. Per Andrea sono il 'fratellone' ed è giusto che sia così. Insomma, ogni giorno di più mi accorgo di fornire terreno fertile per soprannomi e affini, fortuna che non siamo in Brasile!!!

Ambizioni da bulldozer...

Un vecchio progetto nella giornata di ieri, ha trovato nuova linfa vitale ed entusiasmo. Sembra una frase tratta da un oroscopo, lo so. Ma è la realtà. E adesso, sono molto curioso di capire dove gli eventi porteranno questa piccola macchina organizzativa, con ambizioni e aspirazioni da bulldozer. Per il momento (anche la scaramanzia vuole la sua parte!), non posso svelare altro. Sta di fatto che, per carattere, se stimolato sotto questo punto di vista, anch'io assumo fattezze da schiacciasassi. Avanti per la mia strada ed energie profuse sino all'ultima stilla.

mercoledì 3 settembre 2008

Scherzi da spogliatoio...

Era un po' che non mi capitava di subire un classico scherzo da spogliatoio. Praticamente da quando ho smesso di giocare. Stamattina, però, nonostante le scarpe ancora ben attaccate al chiodo, la mia squadra ha deciso evidentemente di fare un'eccezione, così da farmi tornare indietro di almeno un paio d'anni. Ora vi racconto. Finito l'allenamento con la palla, da me diretto, i ragazzi dovevano proseguire in palestra pesi, agli ordini del preparatore. Mentre io dovevo solo farmi la doccia per raggiungere la redazione. Essendo un po' in anticipo, però, decido di seguirli e di utilizzare gli spogliatoi dell'altra struttura per cambiarmi. Fin qui tutto bene. Non fosse che, all'uscita dalla doccia, ad aspettarmi c'era una 'graditissima' sorpresa. I giocatori che, in teoria avrebbero dovuto lavorare con pesi, manubri e affini, infatti, avevano deciso di esercitarsi piuttosto nella pratica di occultamento e sparizioni. Con i miei vestiti, il mio accappatoio, le mie scarpe. Ero nudo e gocciolante. "Lo sapevo, lo sapevo": comincio ad urlare. Sbollita l'incredulità mista a smarrimento iniziale, provo ugualmente a non perdermi d'animo. Primo tentativo: farsi compatire. "Per favore, devo correre a lavoro. Mi fate fare tardi". Niente. "Ditemi almeno dove li avete nascosti", ormai sono sulla soglia della porta dello spogliatoio. Sempre completamente nudo, ovviamente. Finalmente uno di loro si muove a compassione: "Sono nell'altro spogliatoio". Si, dall'altra parte della palestra. Tocca uscire, o aspettare invano. Esco (grazie a dio, quando hanno distribuito il pudore dovevo essere in bagno!), attraversando la palestra come mamma m'ha fatto. Ed ecco spuntare anche un telefonino. E' il preparatore ad improvvisarvi regista. E vi dirò...finito il defileè, ho anche dato un'occhiata al video. E ci ho riso su: non sono venuto affatto male!!!

martedì 2 settembre 2008

Il Cafaro radiofonico...

State a sentire questa novità musicale. Una gradevole ballads coccolaorecchie!