domenica 21 marzo 2010

Settimana mista...

Settimana mista dal punto di vista della preparazione fisica. Due giorni di corsa sul tapis roulant e due di test più probanti e 'realistici'. Venerdì e sabato, infatti, ho giocato a basket e calcetto, confrontandomi con fondi diversi, cambi di velocità, resistenza ad uno sforzo prolungato e alternato. Una settimana soddisfacente, in cui sono riuscito a tener botta, nonostante orari lavorativi piuttosto strani. Ieri, in particolare, su un campo di calcio a 5 piuttosto pesante (umido e con erba alta) il mio fisico ha risposto piuttosto bene, non fosse stato per un frequente indolenzimento ai flessori di entrambe le gambe. Ma credo si sia trattato solo di affaticamento a causa di un fondo così insolito...

lunedì 15 marzo 2010

Resistenza e stati di cottura...

200 minuti e 25 km in quattro sedute di corsa: questo il bilancio dell'ultima settimana di allenamento. Oggi, intanto, buon inizio: 6.7 km in 52 minuti, con 9.6 km/h di velocità tenuti per circa 35-40 minuti complessivi. Devo rimarcare una crescente resistenza (sarebbe grave se non fosse così dopo più di un mese di allenamenti intensi), ma adesso - complice le poche ore di sonno accumulate nel week end - sono davvero cotto!

Carica...

...a proposito di canzoni utili per la corsa: questa da la carica eccome!

domenica 14 marzo 2010

Emicranie, quotidianità e paraculi...

Ho un nuovo nemico. Anzi, chiamiamolo avversario (nemico è bruttarello e richiama altre vicende più spiacevoli). O meglio avversari (son più d'uno). I frequenti mal di testa della mia compagna. No, adesso non si cominci a far le solite battute precotte: non si tratta della giustificazione che utilizza per evitare la copula (sarebbe il colmo, vista la frequenza con cui riusciamo ad incrociarci!). Piuttosto è un'arma infame e sempre in agguato nei confronti dell'umore della coppia. Mal di testa = fine della tranquillità. Fine delle conservazioni serene. Inizio dell'irritabilità. Un po' come la sindrome pre-mestruale. Si perchè, il più delle volte - non bastasse - si presentano in coppia, come i Carabinieri. Ma decisamente meno divertenti dei Carabinieri. La controprova? Mi sapete dire il motivo per il quale non circolino troppe barzellette anche sulla sindrome pre-mestruale? Ve lo dico io: perchè è un fatto serissimo. Anche di più. Non si può mica scherzare su aspetti così seri. E anch'io, con questo post, sto rischiando la mia salubrità! Ma non divaghiamo (alle conseguenze penseremo poi...).
Il mal di testa - dicevamo - moderna fonte di nove discussioni su dieci. Chissà che non si scopra, un giorno, che le emicranie siano state tra le cause dello scoppio delle Guerre Mondiali. Non farei fatica a crederci. Un giorno Hitler si alza, con una morsa alla testa, le palle che gli girano, rumori molesti a completare il quadro e via: "Ok, invadiamo la Polonia...". E' davvero un attimo! Gli stessi istinti guerrafondai che, intimamente, rintraccio nella mia compagna, alle prese con cefalee varie ed eventuali. Sono i momenti in cui ti ritrovi a camminare su un filo esile. Molto esile.
La prima risposta improvvisamente scontrosa, segnali latenti di insofferenza, la totale idiosincrasia nei confronti di qualsivoglia rumore di sottofondo (fossero anche quelli della strada); quindi la domanda con un filo di voce e seza disturbare: "Ma hai mal di testa?". "SIIIIIIII". "Nooooooooooooooo": pensi disperato, già conoscendo la piega che prenderà la discussione. "Hai preso il Moment?", ancora con un filo di voce. "GIA' FATTO". Andiamo bene. Ed eccola, dunque, l'emicrania che infidamente ti assale alle spalle. E a nulla servono i tentativi per evitarla, muovendoti piano e con l'abilità slalomistica del miglior Tomba. In un attimo, ti ritrovi a combattere, moderno Skywalker, con la spada laser griffata 'Moment'. "Fai effetto, fai effetto, fai effetto, fallo subito": ripeti nella tua testa, mentre cerchi una soluzione.
Ma le vie d'uscita sono tutte braccate. Ipotizziamo si sia al telefono. Ipotesi A: "Dai - provi a dire, con fare amorevole - chiudiamo, non vorrei che il cellulare ti amplificasse l'emicrania". "Ok, se vuoi così": e dal tono è percepibile che lei NON VUOLE così e ti senti, in un attimo, l'ultimo insensibile della terra. Ipotesi B: "Dai - provi a usare un tono convinto e semi-allegro - ti faccio compagnia, così ti distrai e magari nel frattempo il Moment fa effetto". "Le onde del cellulare mi danno fastidio". Perfetto! Piano di riserva? Non c'è. Meglio improvvisare e continuare ad affidarsi a San Moment...
In fondo, però, devo ammetterlo: anche con l'emicranie non la cambierei con nessuna (ehi tu, so già cosa stai dicendo/pensando: "Adulatore e paraculo". Ma non è così). Ognuno ha il suo punto debole e gli episodi sopra citati fanno parte della normale dialettica di coppia. Di quell'impagabile quotidianità che con il tempo diventa così familiare e naturale. Della stessa quotidianità che s'insegue, si ricerca e che, soprattutto quando si è distanti, si esige e vorrebbe per sè, emicranie o no!

giovedì 11 marzo 2010

Si continua...e di buona lena!

Pensavate mi fossi fermato e (come si dice in gergo) l'avessi "data su" (tra l'altro, traduzione letterale dell'inglese "give up"!)...e invece no. Corro, corro, una volta preso il ritmo sarebbe un sacrilegio riabbandonarsi alla pigrizia. A questo punto, occorre un riepilogo delle puntate precedenti. Venerdì ho giocato a basket. Ancora una volta, ho raccolto i frutti della preparazione settimanale: non ho avvertito problemi di fiato e sarei riuscito a reggere fino alla fine, non fosse stato per una piccola distorsione alla caviglia. Problema che mi ha messo fuori a pochi minuti dal termine, non impedendo però alla mi squadra di vincere la partita, seppur in maniera tribolata (59-57!). Fortunatamente, però, la caviglia non si è gonfiata e son bastati un paio di giorni di riposo per riprendere speditamente la preparazione in questa nuova settimana. Sinora ho già corso martedì e mercoledì. In entrambi i casi: 50 minuti, 35' a 9.4 km/h e 15 a 7 km/h ottenendo un risultato di 6.2 chilometri percorsi. Oggi solito riposo del giovedì (doppiamente gradito a causa di un indolenzimento al flessore della coscia sinistra: mi auguro si tratti solo di una contratturina), nel week end, in assenza di impegni sportivi extra (ho preferito bypassare la partita di calcetto del sabato, in attesa di una migliore condizione muscolare), dovrei rimontare almeno altre due volte sul tapis roulant...promesso!

giovedì 4 marzo 2010

Riposo e allenamento...allenamento e riposo!

No, non ho tirato i remi in barca. Sebbene non abbia lasciato segnali, nè il consueto resoconto quotidiano, ho continuato a correre di buona lena. Sia martedì che mercoledì. La verità è che, al termine delle solite sedute sul tapis roulant, ero troppo stravolto per mettermi qui davanti a scribacchiare. Martedì soprattutto ho visto mille fantasmi (prodotti da uno stato di debolezza generale) e i 45'-47' sono stati abbastanza travagliati. Probabilmente sto pagando il week end di sbattimento, tra trasferte (sabato pomeriggio a Massafra, con partenza alle 14 e rientro alle 20; domenica a Sulmona, dalle 9, con ritorno alle 2) e poco riposo. Anche se, particolare non trascurabile nell'analisi generale, lunedì avevo registrato importanti progressi, arrivando sino ai 50 minuti e i 6.2 km. Al tirar delle somme, penso sia stato un caso prodotto essenzialmente dall'adrenalina in circolo, più che da effettiva preparazione. Ma mercoledì è andata decisamente meglio. Stanchezza quotidiana a parte, avevo pensato che sarebbe stato più giusto concedermi un'altra giornata di riposo. E, invece, la decisione è stata subito abortita. Son salito, riuscendo a mettere insieme nuovamente 50 minuti e 6.1 km. L'insegnamento di questi giorni, dunque, è il seguente: il riposo è tanto importante, quanto l'allenamento. E così oggi...dormo!

lunedì 1 marzo 2010

Pedalare, pedalare...

Ottima ripresa di preparazione quest'oggi. Dopo due giorni di sosta forzata per una duplice trasferta lavorativa, sono tornato a far visita al mio amato/odiato (ma poi mica tanto!) tapis roulant. 50 minuti in tutto al termine della seduta, per 6.2 km percorsi. Nuovo "primato" che, fortunatamente, segnala una condizione in crescita e una maggiore resistenza alla fatica. A tal proposito, devo registrare l'innalzamento della soglia, con la classica 'crisetta' presentatasi attorno alla mezz'ora e non, come di consueto, tra i 25 e 26 minuti. Bene così, domani si torna a pedalare!!!