mercoledì 17 settembre 2008

Il Cafaro racconta...

Per la serie "I mille e uno (in realtà sono di più!) racconti del Cafaro". Ieri, sono stato al pronto soccorso per farmi controllare un occhio. Avvertivo un fastidio da qualche giorno che, pur non provocandomi problemi alla vista, cominciava davvero a darmi da pensare. Del resto, sono ipocondriaco e mi ci vuole poco a correre da un medico per cercar conforto. E così anche stavolta. Alla fine (salto subito all'esito per non farvi impensierire!), per fortuna s'è rivelata una semplice bolla (il termine tecnico ora mi sfugge), in via di formazione sotto la palpebra. Nulla che non possa andar via con un gel e un po' di collirio. Nel frattempo, mi son sorbito quattro giorni di palpebre pesanti, nel vero senso della parola (ci mancava solo la bolla, con la stanchezza!). Ma non è questo il succo del discorso. Diciamo che ne ho approfittato, al solito, per creare e cucinare il giusto l'attesa.
L'aspetto particolare della giornata (ora arrivo al punto) è stato che a visitarmi c'ha pensato una compagna di scuola del liceo. Stranissimo a dir poco. Ero appena arrivato in reparto e mentre cercavo l'accettazione, mi accorgo di una ragazza in camice bianco che, camminando in direzione opposta, mi fissa, indicandomi a vista. "Mi, mi": la sento chiamare. Non vi nascondo che d'acchito m'era sembrato dicesse: "Mio, mio". Ho pensato ad una dottoressa spiritosa e..ovviamente buongustaia. In realtà, m'aveva riconsociuto per prima e mi stava chiamando col diminutivo che in pochi utilizzano (e ci mancherebbe, già il mio nome è corto!). A quel punto, ho messo a fuoco (e stando nel reparto di oculistica, suona pure bene!) e l'ho riconosciuta: "Ciaaaao". E lei: "Come mai qui?". "Devo farmi controllare un occhio". "Al pronto soccorso?". "E si". "Beh, allora ci vediamo dopo. Ti visito io!". Non potete immaginare lo stupore. E, ovviamente, la mente è subito corsa a quel test di medicina che affrontammo insieme, fianco a fianco. Lei determinata, io affatto. Lei decisa a superarlo, io lì quasi per caso. E pensare che lo passammo entrambi. Ma un ipocondriaco non può fare il medico!!!

1 commento:

Frank ha detto...

Ma chi era, Federica???