venerdì 9 maggio 2008

Faccia di culo da esportazione...

Stamattina ho fatto un servizio per il tg, in una scuola elementare di Cassano (a una ventina di minuti da Bari). Niente di trascendentale: c'era la premiazione di circa una quarantina di bambini, al termine di un progetto extrascolastico. Ma non è di questo che volevo parlarvi. L'episodio divertente è accaduto al nostro arrivo (mio e dell'operatore) nell'aula, dove si svolgeva la conferenza. Microfono e telecamera non ci hanno permesso di passare inosservati e, in un batter di ciglia, quaranta testoline e ottanta occhi era tutti rivolti verso di noi (piuttosto che verso il preside, impegnato nell'introduzione della manifestazione). "Guarda: la tivùùùùù...e hanno pure il microfono": bisbigliavano, senza riuscire a distogliere lo sguardo.
A quel punto, divertito da cotanta attenzione e curiosità, mi rivolgo all'operatore: "Fortuna che sono piuttosto egocentrico, portatore sano di faccia di culo e per nulla sofferente a fronte di attenzioni altrui - gli confesso, mentre cominciava a raccogliere qualche immagine - altrimenti, con tutti questi occhi addosso, sarei già sprofondato chissà dove..".

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Azzz... ma il tuo operatore deve essere laureato in filosofia per poter parlare con te?
Oppure avrà solo chiesto ad una delle 40 testoline vicino a lui:
"Ma c cazz ie dit?" e la risposta in coro della 40 faccettine "Ca si strunz!!!!"

Mirko ha detto...

In effetti, si sta laureando in Lettere e Filosofia (giuro!).

E cmq l'accento delle 'faccettine' era appena appena diverso, trattandosi di cassanesi...