Stamattina ho fatto un servizio per il tg, in una scuola elementare di Cassano (a una ventina di minuti da Bari). Niente di trascendentale: c'era la premiazione di circa una quarantina di bambini, al termine di un progetto extrascolastico. Ma non è di questo che volevo parlarvi. L'episodio divertente è accaduto al nostro arrivo (mio e dell'operatore) nell'aula, dove si svolgeva la conferenza. Microfono e telecamera non ci hanno permesso di passare inosservati e, in un batter di ciglia, quaranta testoline e ottanta occhi era tutti rivolti verso di noi (piuttosto che verso il preside, impegnato nell'introduzione della manifestazione). "Guarda: la tivùùùùù...e hanno pure il microfono": bisbigliavano, senza riuscire a distogliere lo sguardo.
A quel punto, divertito da cotanta attenzione e curiosità, mi rivolgo all'operatore: "Fortuna che sono piuttosto egocentrico, portatore sano di faccia di culo e per nulla sofferente a fronte di attenzioni altrui - gli confesso, mentre cominciava a raccogliere qualche immagine - altrimenti, con tutti questi occhi addosso, sarei già sprofondato chissà dove..".
2 commenti:
Azzz... ma il tuo operatore deve essere laureato in filosofia per poter parlare con te?
Oppure avrà solo chiesto ad una delle 40 testoline vicino a lui:
"Ma c cazz ie dit?" e la risposta in coro della 40 faccettine "Ca si strunz!!!!"
In effetti, si sta laureando in Lettere e Filosofia (giuro!).
E cmq l'accento delle 'faccettine' era appena appena diverso, trattandosi di cassanesi...
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