venerdì 23 maggio 2008

Adrenalina pura...

Trasferta massacrante ieri. Appuntamento ore 9, in attesa del pullman. Grande. E invece no. Il pullman da 40 posti, per viaggiare comodi (essendo appena 14), non arriva. Disguido con la ditta. Siamo in ritardo (di un'ora) sulla tabella di marcia. Che si fa? Pulmino 9 posti + macchina station wagon. Unica soluzione. Pressati come sardine, 4 ore di viaggio fino ad Alba Adriatica. Della serie: sauna gratuita e gambe di marmo. E così è. All'arrivo è già ora di pranzo e...pazienza. A stomaco pieno si ragiona meglio, ma ci sono 4 ore di buco prima della gara. Attendere prego. Una scorsa al libro compagno di viaggio, due chiacchiere con il capo-allenatore, il piano partita da preparare. Ci siamo. E' l'ora, finalmente. Si va al palazzetto. Ho sonno. Sbadiglio. Uno dopo l'altro. Una serie. La tensione non basta a mandare in secondo piano la stanchezza. O forse si. L'adrenalina sale. Sono nervoso. Ho bisogno di un chewing gum. Almeno scarico un po'. Palla a due. Non ho più sonno. Si comincia. Gara tesa, contratta, punteggio in bilico. Tanti errori. Troppi. Ma ci siamo. La vittoria è lì. Intervallo. Rientro da leoni. Primo vantaggio, poi un break importante. Ma loro rientrano. Finale punto a punto. Strappacuore. +3 e dentro un altro canestro. Ci siamo. "Dai che è nostra". Non molliamo, non molliamo. Ancora una palla recuperata. "Non ci prendono più, non ci prendono più". E' fatta. "Siamo in finale, siamo in finale". In finale con una gara d'anticipo. La B nel mirino. E tornare indietro, pressati come sardine non sembra più così pesante. Alle 4 la chiave nella toppa. Sono a casa. Finalmente. Adrenalina ancora in circolo. Ma muoio di sonno. Nanna. Chi vuole smettere di sognare?

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