giovedì 20 marzo 2008

Ed io...fradicio!

Sms inviato, questa mattina, al mio capo-redattore (nonchè conduttore della trasmissione radiofonica, alla quale partecipo in qualità di inviato), attorno alle 8.30:

"Non pioveva al mio arrivo al mercato, poi...il diluvio. Quindi, ora, cielo limpido o quasi.. Ma si può!? Al libro 'vita da sondaggista' mi farai la prefazione, vero?".

Definirlo laborioso come risveglio, sembra quasi eufemistico. Al solito, attorno alle 7.40 ero già per strada; dopo breve pit stop al bar, ho raggiunto il luogo prescelto per le interviste mattutine: un mercato rionale. Neanche il tempo di capire quale fosse la postazione migliore per il collegamento, che comincia a diluviare. Ah dimenticavo: sono senza ombrello. L'ho lasciato in macchina. Un genio. Ma - a mia difesa - inizialmente non sembrava neanche minacciare pioggia. Tocca tornare a riprenderlo. Riesco a farcela, prima dell'inizio della trasmissione. Frattanto sono ugualmente zuppo! Vedermi stamane sarà stato uno spettacolo: telefono in una mano, ombrello nell'altra e risvolto dei pantaloni che finiva puntualmente sotto le scarpe, non facendosi sfuggire una (dico una!) pozzanghera! Fatto sta, riesco ugualmente ad intervistare un po' di commercianti (iper-suscettibili - diciamo così - causa pioggia rovina-affari) e torno a casina. Parcheggio, scendo dall'auto e...miracolo: cielo quasi terso e un sole che prova a spuntare tra nuvole sempre più rade. Ed io...fradicio!

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