Big Day!

Ieri notte, ho dormito. E bene. Non come l'ultima domenica. Quando l'ansia per la prima conduzione in tv, mi tolse il sonno. Eppure oggi c'era un altro appuntamento niente male. Con una laurea. La mia laurea. La mia tanto attesa e bramata laurea. Ma nonostante tutto, ho dormito. E bene. Nessuna tensione. L'esposizione della tesi? No problem. Parlare al microfono davanti a 200 persone? Deformazione professionale, no? E in effetti, l'assoluta tranquillità mostrata, non deve essere andata giù alla collega in toga, seduta al mio fianco. Era tesa, le tremavano le mani, sbuffava. E probabilmente mi guardava di traverso. Ho provato ad offrirle una gomma. Niente. Un po' d'acqua (visti i 40 gradi all'ombra dell'aula magna). Niente. Un po' di sesso. Sfacciato si, ma non ai limiti della denuncia per molestie, eh. Eppure, son sicuro che non le avrebbe fatto male. Anzi. Non c'è migliore medicina per i nervi. Ma forse non era l'ambiente, nè l'ambito più indicato. Fatto sta che, a dirla tutta, ho cominciato a dare fuori di matto anch'io, ma solo a metà mattinata. No, nessun attacco d'ansia o panico. Piuttosto, stavo cominciando a sciogliermi. Aria condizionata spenta. Porte sigillate. Almeno cento persone in più, in aula, rispetto al consentito. E il mio turno...non voleva saperne di arrivare. E sotto toga, giacca, camicia, cravata...beh, ho cominciato a credere che si stesse riproducendo un nuovo ecosistema autonomo! Credevo di essere l'ottavo in elenco e invece sono stato chiamato per tredicesimo. E dopo la proclamazione del primo gruppo. Poco male. E' bastata un po' d'acqua e son tornato in me. Giusto in tempo per l'esposizione. Superata a pieni voti e con i complimenti della commissione. Cos'altro chiedere? Beh, ora che il titolo ce l'ho, spazio a...Dottor Cafaro!