sabato 30 gennaio 2010

Fare tutto insieme...

Da corriere.it
MILANO - Anche Vania Rossi, come il suo compagno Riccardo Riccò, è stata trovata positiva all'antidoping. Per l'azzurra, seconda ai campionati italiani di ciclocross, la sostanza riscontrata è l'Epo-Cera: la stessa che ha portato alla squalifica il suo compagno due anni fa in occasione del Tour de France. Così, mentre Riccò potrà tornare a correre il 19 marzo, la compagna è stata appena sospesa dal Coni. I due hanno un figlio di pochi mesi. La ventiseienne di Torriana (Rimini) è stata trovata positiva dopo un controllo al termine della prova Tricolore di Milano del 10 gennaio.

«ALLATTO MIO FIGLIO» - «Cado dalle nuvole, sono assolutamente estranea all'accusa che mi è stata rivolta - si è difesa la Rossi -. Non ho mai preso sostanze proibite e non l'ho fatto neppure ora visto che sono mamma da luglio e allatto il mio bambino. Chi mi conosce, chi conosce la mia storia, sa benissimo che tutto questo è assolutamente assurdo. Non metterei mai a rischio la salute del mio bimbo per una gara ciclistica. Quella domenica, mentre attendevo di fare il controllo, ho allattato mio figlio, se avessi preso il Cera o qualsiasi altra cosa, sarei da mettere in galera. Cosa è successo? Questo non lo so, ma ci sono troppe cose che non tornano».
Quando si dice: "fare tutto insieme in una coppia"...anche doparsi! Battute a parte, resto assolutamente scandalizzato e sempre convinto della mia idea: il ciclismo è uno sport troppo faticoso e che impone carichi di resistenza e forza non indifferenti. E' proprio la logica della disciplina in sè (quasi) ad indurre simili pratiche!!!

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