martedì 8 settembre 2009

Amarcord d'estate/3...

Uno dei momenti cult della vacanza maltese. O per meglio dire, il fotogramma qui sulla sinistra rappresenta una serie di momenti (parecchi, si!), che oserei definire ciclici: la fantastica gita mattutina in pullman. Si perchè il vero viaggio, generalmente inteso, non era la destinazione, bensì il tragitto. Anzi, a dirla tutta, l'avventura cominciava alla fermata, quando occorreva resistere alla tentazione di prendere a testate la pensillina. Il motivo? Come nell'applicazione di ogni legge di Murphy che si rispetti, il numero a palesarsi all'orizzonte non era mai il prescelto per la realizzazione dell'itinerario mattutino. Sebbene talvolta capitasse di avere a disposizione più linee tra cui scegliere (come testimonia la foto qui in alto), difatti, nella maggior parte dei casi erano i nostri a finire per dare i numeri (fossero almeno stati estratti al Superenalotto!). Per non parlare, poi, del vano tentativo di comprendere la logica che si celi dietro la sistemazione di fermate ed itinerari e il motivo per il quale gli autisti non diano il resto, laddove, un ignaro turista abbia versato più del dovuto. Ma questo è solo l'antefatto, perchè la parte migliore comincia una volta a bordo. I pullman di Malta, infatti, sono considerati un'attrattiva dell'isola anche per taluni pezzi d'antiquariato che ancora girano nelle sue impervie stradine. Una volta, c'è mancato poco che l'autista ci chiedesse di scendere a spingere lungo l'ostica salita che conduceva al nostro albergo. Un'altra ho avvertito vuoti d'aria peggio che su una giostra di Gardaland. In altri casi, capitava di incrociare sulla propria strada mezzi nuovi e con comfort moderati. Ed è proprio lì, però, che capitava di avvertire un leggero senso di dispiacere, probabilmente intriso di masochismo! Ah, a proposito, quando vi parlano della guida spericolata dei maltesi: credeteci! Sino all'ultima parola. Anzi, se possibile aspettatevi anche di più! Detto questo, non senza un marcato filo di sarcasmo, i maltesi non me ne vogliano: sono un popolo ospitale, cordiale e che apprezza molto gli italiani. Gli stessi autisti, al di là di qualche acrobazia di troppo al volante, sono tra le persone più disponibili nel fornirti indicazioni, itinerari da seguire e numeri da prendere. E anche il viaggio in autobus contribuisce a confezionare (aggiungendone così l'aspetto folkloristico) una vacanza coi fiocchi in un posto davvero gradevole e da vedere!

Ps. Una foto dal forte sapore neorealista!!!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

prendere quei pullman subito dopo la colazione non ha prezzo! suonare il campanellino in testa all'autista per prenotare la chiamata, non ha prezzo! viaggiare per un'ora e mezzza per coprire 30 km, non ha prezzo!....per tutto il resto c'è cafarocard! :D

Vi

ps: in quella foto sembro un orsetto lavatore -.-

Anonimo ha detto...

* fermana, non chiamata!

Anonimo ha detto...

*FERMATA!

Mirko ha detto...

E IO PAGO!!