"Da quando ha deciso di fare l'apicoltore, Aurélien ha negli occhi qualcosa che mi spaventa".
"E secondo te cosa sarebbe questa cosa che ha negli occhi?" gli aveva chiesto Clovis.
"Non lo so. E' qualcosa che brilla di mille luci. E' come se avesse acceso tutte le stelle del suo sguardo".
"Stelle negli occhi?"
"Si, ti parla di api, ti guarda e non ti vede. E' davanti a te, ti guarda ed è come se vedesse attraverso il tuo corpo. Come se vedesse più lontano di quanto sia umanamente possibile. E nei suoi occhi c'è una luce che brilla come mille schegge luminose".
"Ma allora" aveva ribattuto Clovis, "se gli garba così tanto, dovresti lasciarlo giocare a fare l'apicoltore, poichè le schegge che gli vedi negli occhi sono quelle di un sogno".
[da L'apicoltore - Maxence Fermine]
4 commenti:
il più bello è neveeeeeeeeeeeeeee.
La mia personale classifica:
Neve - 10
L'apicoltore - 7,5
Il violino nero - 5
Ciao,Mirko!
Allora non sono l'unica innamorata di "Neve"!
Credo mi sia piaciuto tanto perchè ha la semplicità di una favola:le parole non sono abusate, ma, pochissime e di grande impatto anche negli accostamenti.
Abbasserei un bel po' il voto a L'apicoltore a favore de Il violino nero, però!
Ciao, Vale
Sposo in pieno la tua lettura di "Neve"...poche parole essenziali e "pesanti". Devo ringraziare la tua (...mia! :D) omonima per avermi fatto scoprire Maxence Fermine. Ci vediamo presto Mirko
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