sabato 29 novembre 2008

Incapace di pensare ad altro...

"Quella notte non chiusi occhio, tanto il ricordo di quella donna mi ingombrava l'anima. In me Carla era così presente, così reale, che non riuscivo nemmeno a chiuderla dentro un sogno".
[Il violino nero - Maxence Fermine]
A Carla sostituiteci qualunque nome desideriate e ditemi se non si tratta di una sensazione provata almeno una volta. Quelle notti che sembrano nate solo per vederti con gli occhi sbarrati e fissi verso il soffitto. Desto, forse un po' intorpidito, ma estremamente lucido. Con un obiettivo, un pensiero, un'immagine fissa. Un desiderio. E la mente incapace di pensare ad altro!

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